Alla conquista della Floating Piers di Christo!
E quando ci ricapita di poter letteralmente camminare sulle acque? E su un'opera d'arte di tale imponenza? È questo che ci ha spinto ad uscire dall'ufficio per andare a vedere e vivere di persona quello che è stato definito l'evento dell'anno: The Floating Piers di Christo sul lago d'Iseo.

The Floating Piers
Per chi ancora non lo sapesse (improbabile visto che non si parla d'altro da mesi) The Floating Piers è l'installazione temporanea dell'artista bulgaro-americano Christo e di sua moglie Jeanne-Claude (scomparsa nel 2009) che consiste in un percorso pedonale formato da una serie di passerelle galleggianti sul lago di Iseo. Le passerelle larghe 16 metri, si snodano per un totale di circa 3 km e collegano la cittadina di Sulzano con Monte Isola e l’isola di San Paolo; sono ricoperte di teli di un giallo cangiante che al contatto con l'acqua si colorano di arancio e oro creando dei riflessi che riempiono gli occhi. L'effetto visivo è davvero suggestivo amplificato dal contrasto con i toni verde-blu del lago e delle colline circostanti; il tutto reso ancora più coinvolgente dal cullante movimento dell'acqua.
The Floating Piers, un po' di storia...
Ovviamente per arrivare preparati, ci siamo documentati come prima cosa sulle origini dell'opera. Una tra le prime domande: come può venire in mente a qualcuno di avventurarsi in un'impresa del genere solo per il gusto di farla? Ricordiamoci che stiamo parlando di arte e ricordiamoci che stiamo parlando di Christo, l'artista per eccellenza della land art, colui che ha “osato” impacchettare monumenti e paesaggi di tutto il mondo.
L'installazione galleggiante era nelle intenzioni di Christo e Jeanne-Claude già nel 1970, che scelsero come location per realizzarla, il delta del Rio de la Plata in Argentina ma non ricevettero mai le autorizzazioni necessarie per allestire l'opera (un pontile di "soli" 2 km). A distanza di 20 anni la riproposero in Giappone con il nome di Daima Project, una serie di pedane galleggianti nella baia di Tokyo. Anche qui i due artisti si videro negare i permessi. Soltanto nel 2014, l'idea sembrò finalmente prendere vita. Dopo aver valutato diverse possibilità, la scelta dell’ambientazione ricadde sui laghi del Nord Italia e precisamente sulle verdi acque del lago di Iseo.
The Floating Piers, un po’ di dati
- 16: sono i giorni della durata dell’installazione, dal 18 giugno al 3 luglio 2016;
- 70.000: metri quadri di tessuto giallo cangiante utilizzati per l’installazione;
- 220.000: i cubi di polietilene galleggianti che sostengono l’opera;
- 3: sono i km delle passerelle galleggianti + 1,5 di percorso pedonale “a terra”;
- 2: gli anni che ci sono voluti per realizzare l’opera;
- 750.000 (ma molti di più) la stima dei visitatori;
- 0: il costo del biglietto d’ingresso.
Cos’altro dirvi?
Una cosa che ci ha davvero colpito è che l’installazione è stata completamente finanziata dall’artista con i proventi della vendita dei suoi progetti. Christo inoltre non ha accettato nè finanziamenti, nè sponsorizzazioni, ne contributi in denaro, preservando la libertà totale nella realizzazione dell'opera. E cosa non da poco, The Floating Piers è fruibile a tutti, senza il pagamento del biglietto d’ingresso e senza la possibilità di prenotare. LÀ SOPRA SIAMO TUTTI UGUALI, SENZA DISCRIMINAZIONI.
Crediamo che The Floating Piers sia un’esperienza molto personale, da vivere in prima persona. Quello che c’è di oggettivo è la bellezza del paesaggio, un territorio ancora poco conosciuto che l’opera di Christo ha contribuito in qualche modo a valorizzare svelando scorci e prospettive inaspettate e difficilmente ripetibili.
Per concludere, quale miglior suggerimento per godersi l’opera se non quello dell’artista che l’ha creata?
“The Floating Piers non è solo un’opera da ammirare, ma da vivere, toccare, calpestare, camminare preferibilmente a piedi scalzi”.



Arte Colore Luogo