Una giornata al Vitra Campus, meta imperdibile per tutti gli appassionati di architettura, design, arredo e grafica!
Un viaggio è sempre fonte di ispirazione, e un viaggio al Vitra Campus lo è sicuramente ai massimi livelli per architetti, designer, arredatori e grafici.

Vitra Haus
Ma cos'è questo Vitra Campus?
Si tratta di un complesso in cui si trovano gli stabilimenti di produzione di Vitra, la celebre azienda svizzera produttrice dei più famosi pezzi di design al mondo.
Per visitarlo dovrete recarvi a Weil am Rhein, una cittadina di confine tra la Germania, Svizzera e Francia, a pochi km da Basilea. E una volta arrivati lì vi si apre un mondo, un microcosmo in cui si concentrano ben 24 opere architettoniche e installazioni artistiche dei più grandi esponenti dell'architettura degli ultimi decenni. Potete visitare il Museo Vitra progettato da Frank Gehry e scorgere poco più in là il padiglione delle conferenze dell’architetto giapponese Tadao Andō; vi troverete faccia a faccia con l'avveniristica Fire Station di Zaha Hadid e dare le spalle ad uno degli stabilimenti di produzione progettato dal portoghese Alvaro Siza.
Le architetture del Vitra Campus
Noi ci siamo concessi una visita guidata di 2 ore che ci ha permesso di scoprire meglio le architetture del campus e di conoscere alcuni dettagli progettuali e concettuali. Ci ha anche rivelato la mente illuminata dei committenti. Eh già, perché la genialità dei professionisti va di pari passo alla lungimiranza e all'apertura visionaria dei proprietari, la famiglia Fehlbaum.
La visita guidata è partita proprio dal Vitra Museum, uno spazio destinato alle mostre temporanee. Si tratta di un un edificio caratterizzato fortemente dallo stile inconfondibile di Frank Gehry con volumi sinuosi e geometrie scomposte. Superfluo dire quanto sia interessante muoversi all'interno di quello spazio per nulla scontato!
Un'altra struttura che cattura sicuramente l'attenzione è la Fire Station di Zaha Hadid, un edificio dalle linee audaci e avveniristiche che colpisce per il gran senso di movimento e dinamicità che trasmette. La guida ci ha spiegato che questo è il primo grande progetto di Zaha, quello che la consacrò nell'olimpo delle archi star.
Proprio di fronte si erge una struttura molto solida e priva di finestre, caratterizzata da una superficie di mattoni spezzati dal colore rosso intenso. L'edificio porta la firma di Herzog & de Meuron, e custodisce la collezione permanente della produzione di Vitra. Un vero museo con le più grandi opere che hanno segnato la storia del design, tra cui per citarne alcuni, spiccano le sedie inconfondibili di Charles e Ray Eames, alcune poltrone di Le Corbusier o ancora alcune celebri creazioni di Philippe Starck.
Da lì siamo passati al padiglione delle conferenze di Tadao Andō, un edificio sicuramente più discreto degli altri ma che all'interno nasconde delle vere chicche progettuali tipiche del grande architetto giapponese.

Il Vitra Design Museum di Frank Gehry

dettaglio dell'interno del Vitra Design Museum

La Fire Station di Zaha Adid

l'interno della Fire Sation

uno degli stabilimenti di produzione Vitra a firma Gehry

il Vitra Museum

pezzi di design del Vitra Museum

il padiglione delle conferenze di Tadao Ando

vista dell'interno del padiglione di Tadao Ando
Prima di visitare quello che per me è stato il pezzo forte del campus, ossia la Vitra Haus, siamo andati a dare una sbirciatina solo dall'esterno purtroppo, alla “Casa Minima" di Renzo Piano, una mini abitazione capace di produrre l'energia necessaria per autosostenersi. Poco distante si trova una simpatica torre panoramica con tanto di scivolo per scendere ad opera di Carsten Höller, e più in là un altro piccolo edificio dalle forme irregolari costruito con assi di legno, che richiama molto un rifugio di montagna.

La BlockHouse

E poi alzando gli occhi ecco l'edificio a mio avviso più emblematico dell'intero complesso, quello che mi ha incuriosito più di tutti: la Vitra Haus. L’architettura è molto singolare, composta da ben 12 costruzioni a falda che si intersecano e sovrappongono una all'altra ad opera dei progettisti svizzeri Herzog & de Meuron.
Il colpo d'occhio è sorprendente tanto all'esterno quanto all'interno, con le grandi vetrate che permettono un suggestivo affaccio con sedute di legno a gradoni. Gli spazi sono estremamente accoglienti e belli da vivere, impreziositi da arredi e complementi di design disposti con grande cura e attenzione del dettaglio.
BELLO, BELLO, BELLO, una fonte di ispirazione che riempie gli occhi e la testa di spunti e nuove idee.
Abbiamo lasciato il campus a pomeriggio inoltrato con la consapevolezza di aver visitato un luogo unico nel suo genere e la certezza che la visita del Vitra Campus è valsa l’intero viaggio in Svizzera!



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